L’Inter non ha perdonato Romelu Lukaku e ora anche Giuseppe Marotta rincara la dose: la stoccata contro il belga
Il tifoso medio ragiona per passioni, emozioni, attaccamento alla maglia. Il dirigente invece, analizza anche altri aspetti. Questioni legate all’utilità tecnica di un dato giocatore, il cui arrivo nel club o il cui improvviso dietrofront può determinare uno sconvolgimento dei programmi. Delle strategie. E anche, se non soprattutto, degli investimenti. Ecco perché quando, nel mondo Inter, si tocca l’argomento Romelu Lukaku, bisogna scindere i due piani. Che possono anche arrivare a sfiorarsi, senza però toccarsi mai.
Succede quindi che se per l’affezionato nerazzurro il belga è un semplice ‘traditore’ della causa, uno che aveva giurato eterno amore all’Inter e che poi è stato colto con le mani nella marmellata a trattare con gli eterni rivali della Juve, per Giuseppe Marotta il danno del ripensamento di Lukaku è innanzitutto economico. E strategico.
È stato lo stesso Ad meneghino a confermare questo assunto in una recente intervista rilasciata a Radio TV Serie A, su RDS. Ecco il suo pensiero su quanto accaduto con l’attaccante belga dalla finale di Istanbul in poi.
Le verità di Marotta sul caso Lukaku: il dirigente non le manda a dire
“Bisogna anche capire che ci sono obiettivi che si pensava di poter raggiungere e poi non raggiungi, perdendo dei giocatori. L’operazione Lukaku ha lasciato tanta delusione, poi è giusto che lui faccia la sua strada e noi faremo la nostra“, ha esordito l’ex dirigente juventino. “Ora lui ha più tante alternative, non credo arriverà in Italia”, ha concluso lapidariamente Marotta, che non ha nascosto una qual certa ‘soddisfazione’ nel far notare come l’attaccante si ritrovi ora con un pugno di mosche in mano.
Il discorso dI Marotta su Lukaku si è innestato in una più ampia panoramica di mercato, nella quale l’ex Juve ha parlato del sempre più probabile arrivo di Pavard alla Pinetina. Se scorressimo all’indietro le lancette del tempo facendo finta che l’Inter avesse acquistato Big Rom dal Chelsea, come effettivamente si apprestava a fare nelle prime fasi del mercato estivo, probabilmente sarebbe cambiata anche la strategia successiva.
Sarebbe ugualmente arrivato Frattesi, ad esempio, ma certamente non Arnautovic. Forse nemmeno si sarebbe tentato l’acquisto di Samardzic, poi sfumato in una delle incredibili situazioni capitate alla Beneamata in un’estate densa di colpi di scena. Il tempo dirà se, nonostante l’intoppo Lukaku, Marotta sarà riuscito a garantire ad Inzaghi una rosa in grado di vincere.
