Thuram, come Marcus è diventato “Tikus”: perché viene chiamato così

L’Inter impara a conoscere Thuram: le giocate, ma anche le curiosità: sapete perché viene chiamato Tikus?

Marcus Thuram è il nuovo numero nove dell’Inter. L’attaccante francese ha ereditato da Edin Dzeko, che ha lasciato i nerazzurri per iniziare una nuova avventura in Turchia, non solo la maglia numero nove ma anche la posizione in campo. Sarà lui ad affiancare Lautaro Martinez nell’attacco nerazzurro.

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Marcus Thuram, perché lo chiamano Tikus (AnsaFoto) – Calciomercato-Inter.it

In attesa di vederlo al 100% in campo (nelle prime uscite stagionali si è visto solo qualche sprazzo delle sue potenzialità) il francese ha conquistato tutti. In primis per aver scelto ripetutamente in nerazzurri. Prima due anni fa, quando all’indomani del passaggio di Romelu Lukaku al Chelsea fu solo un infortunio poco prima della chiusura della trattativa a far saltare il suo passaggio all’Inter, e poi (questa volta senza intoppi) quest’anno.

Sembrava dovesse andare al Milan, con la trattativa per il suo arrivo in rossonero a parametro zero che sembrava ai dettagli, ma Marcus non ha avuto dubbi: non appena è arrivata la chiamata dell’Inter la scelta è stata subito chiara.

È anche per questa grande dimostrazione di volere fortemente il nerazzurro che il pubblico interista ha accolto a braccia aperte Thuram. E poco importa se papà Lilian ha fatto la storia dell’odiata Juventus: Marcus è già, per tutti, Tikus.

Thuram e il soprannome “Tikus”

Nell’ambiente calcistico e non solo Marcus è per tutti “Tikus”. È così che ha firmato il messaggio con cui ha salutato i tifosi del Borussia Monchengladbach, club che lo ha reso grande a livello internazionale. È così che si è presentato al suo pubblico nerazzurro, che sta già iniziando a conoscere il suo nuovo attaccante.

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Marcus Thuram, perché lo chiamano Tikus (AnsaFoto) – Calciomercato-Inter.it

Tikus è l’affettuoso soprannome che si porta dietro dai tempi delle giovanili, in Francia. Il piccolo Marcus (i genitori lo avevano chiamato così in onore dell’attivista, scrittore e sindacalista giamaicano Marcus Garvey) non era il solo giocatore ad avere quel nome.

Ecco che allora nacque il soprannome per evitare di confonderlo con gli altri bambini omonimi: Ti (che in creolo guadalupense significa piccolo) e Kus, un’abbreviazione del nome. Da allora è diventato per tutti Tikus, il “Piccolo Marcus”. Bizzarro se si pensa che oggi Thuram ha superato il metro e novanta di altezza.

Il nomignolo però lo ha accompagnato per tutta la carriera calcistica, sino alla fama e alla sua nuova avventura nerazzurra. Non ha ancora esordito a Siro, ma Marcus è già un idolo del pubblico nerazzurro. Per tutti, semplicemente, Tikus.

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