Stefano Tacconi sta cercando di riprendersi dall’emorragia cerebrale che lo aveva colpito più di un anno fa. Impossibile non commuoversi vedendolo ora.
Nel corso della sua lunga carriera tra i pali Stefano Tacconi si è fatto apprezzare non solo per il suo talento, ma anche per la determinazione, che lo spingeva a non mollare mai, infondendo lo stesso spirito anche ai compagni di squadra. Non è certamente un caso che con caratteristiche come queste sia riuscito a ad avere un palmares che ha davvero pochi eguali, che ha reso orgogliosi i suoi tifosi ma anche i suoi familiari.
La stessa grinta l’ex portiere è riuscito a metterla anche poco più di un anno fa, quando è stato colpito da un’emorragia cerebrale, problema che ha messo a rischio la sua vita. Ora lui sta provando lentamente a tornare alla normalità, grazie al sostegno di mogli e figli, pur cercando di agire con il massimo della cautela, che resta fondamentale in questi casi.
Stefano Tacconi: ora il peggio è alle spalle
Da inizio agosto Stefano Tacconi sta lentamente tornando alla normalità dopo il lungo ricovero in ospedale, assistito sempre dalla sua famiglia, che lo ha supportato anche nel periodo più difficile. Ed è per questo che a inizio agosto non hanno mancato di festeggiare, con tanto di foto ricordo, la prima cena fuori in un ristorante di San Giovanni Rotondo, vicino alla struttura dove sta facendo la riabilitazione.
Almeno per ora l’ex portiere non cammina, ma lo sguardo rilassato appare evidente a tutti, segno chiaro di come la situazione peggiore possa essere considerata un ricordo. Negli ultimi giorni il 66enne ha avuto inoltre la possibilità di fare un altro incontro speciale, che ha lasciato davvero in segno nella sua interlocutrice, che non era una qualunque, ma Orietta Berti.
“Grazie al caro Stefano Tacconi per questo incontro speciale a Manfredonia“, ha scritto la cantante, felice di averlo potuto salutare e vedere da vicino. Anche sul profilo di lui è poi comparsa la stessa immagine, accompagnata dal commento “Una giornata speciale con la grande Orietta Berti“.
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I ricordi sono da ricostruire
Le conseguenze provocate da un’emorragia cerebrale, come quella che ha avuto Stefano Tacconi, può portare conseguenze non da poco, come ha avuto modo di verificare l’ex portiere in prima persona. Lui è consapevole di avere rischiato la sua vita, proprio per questo sta cercando di godere il più possibile di ogni momento che la vita è in grado di offrirle.
“Non ricordo quasi niente, ho capito che sono stato tanto male. Ho vinto tutto nella mia carriera, ma questa è la coppa più importante”, erano state le parole dell’ex portiere pochi mesi dopo il primo ricovero.
Lo sportivo proseguirà ancora il percorso di riabilitazione presso la Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo, in Puglia, dove gli vengono però concesse anche piccole “incursioni” all’esterno, non solo per qualche cena al ristorante come già accaduto, ma anche in spiaggia, in modo tale da affrontare in modo “quasi naturale” questi ultimi scampoli di estate.
