Il tecnico nerazzurro, che è tornato a godere della piena fiducia dell’ambiente, ha incassato l’ammissione del big: che sorpresa!
La bufera è passata ormai da mesi. Chi ha messo in discussione il futuro di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter è stato messo a tacere da un finale di stagione, la scorsa, assolutamente da incorniciare per la truppa nerazzurra. È mancata solamente la ciliegina sulla torta del trionfo finale in Champions, quando i dettagli hanno davvero fatto la differenza a sfavore della Beneamata.
Il tecnico piacentino si gode ora la rinnovata stima di tutto l’ambiente, che ha oltremodo apprezzato la partenza lanciata in campionato. Quattro gol fatti, zero subiti, sei punti in classifica e già un gustoso +2 sulla Juve, un +5 sulla Roma e addirittura un +6 sulla Lazio.
Tra i protagonisti dell’ottimo avvio di stagione dei nerazzurri c’è sicuramente Denzel Dumfries, che ha avuto il merito di sbloccare la gara di Cagliari con un inserimento dei suoi. Il calciatore olandese, accostato alla Premier League per tutta l’estate, alla fine è rimasto.
Probabilmente se l’Inter non avesse ceduto Onana a quelle cifre, l’ex PSV sarebbe stato quella cessione eccellente necessaria per rientrare degli investimenti fatti per Thuram, Frattesi ed altri. Il rapporto con il suo allenatore, a dire il vero, non è mai stato completamente idilliaco. Ad un certo punto della scorsa annata infatti l’olandese è finito per due-tre gare consecutive in panchina, salvo poi riprendersi il posto.
Dumfries senza peli sulla lingua: Inzaghi attonito
Intervistato nel post-partita della Unipol Domus Arena, lo stantuffo della fascia destra ha parlato dell’atteggiamento del suo allenatore durante le partite, Ne è uscito un quadro a suo modo simpatico, ma che nasconde anche una certa insofferenza del calciatore orange.
“Inzaghi in panchina è sempre agitato. Urla sempre, a volte troppo, e quindi non lo ascolto. Quando gioco sulla fascia opposta alla sua sono contento“. Parole che ovviamente sono state reinterpretate in un senso quasi goliardico ma che probabilmente – basta vedere il linguaggio del corpo del giocatore in determinati match – dicono la verità.
Dumfries, così come Dimarco sulla corsia opposta, occupa un ruolo tra i più delicati dello schieramento tattico di mister Inzaghi. Gli esterni sono impegnati in un doppio lavoro che presuppone, oltre che grandi capacità atletiche, anche un elevato grado di concentrazione. Un aspetto, quest’ultimo, su cui alcune volte Dumfries ha mostrato di avere qualche lacuna. Forse le urla di Inzaghi sono, oltre che reali, anche un po’ giustificate dalle circostanze.
