MotoGP, per il futuro si prevede una rivelazione non da poco. L’indiscrezione è davvero notevole, i dettagli.
La MotoGP è uno degli sport più complessi al mondo. Una categoria di straordinario livello, che ha dato vita a battaglie intense e piloti semplicemente straordinari. Pensiamo a Valentino Rossi e Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Casey Stoner, Daniel pedrosa e moltissimi altri.
Negli ultimi anni i migliori campioni che hanno fatto parte attivamente della classe regina del motomondiale sono stati Francesco Bagnaia e Fabio Quartararo, entrambi campioni del mondo.
Nel 2022 si è laureato iridato Bagnaia, che quest’anno vuole ripetersi. Le premesse per farcela ci sono tutte, grazie al suo purissimo talento ma anche alla competitività strepitosa della Ducati. Il team italiano con sede a Borgo panigale sembra inarrestabile con molti dei suoi piloti. E adesso, in vista del ritorno in pista, sembra proprio che se ne possa aggiungere presto un altro.
MotoGP, e poi c’è lui: l’indiscrezione lascia tutti a bocca aperta
In molti ricorderanno la due giorni di test svolta da Alvaro Bautista nella seconda metà di giugno in sella alla Ducati MotoGP in quel di Misano Adriatico assieme al collaudatore Michele Pirro. Già in quell’occasione in moltissimi parlarono della possibilità di vedere il campione del mondo Sbk sulla griglia di partenza della MotoGP, la classe regina del motomondiale. Un ritorno che sarebbe assolutamente stellare, ovvero alla guida di una Desmosedici GP23 nel ruolo di wild card.
Adesso pare essersi ripresentata tale eventualità, visto e considerato che Marca ne ha voluto riparlare. Il sito spagnolo ha rilasciato qualche indiscrezione di non poco conto: “Le trattative per realizzare questo progetto non sono semplicissime. Bautista e Ducati non riescono a mettersi d’accordo sul Gran Premio in cui lo spagnolo potrebbe rivedersi in MotoGP. Bautista vorrebbe farlo in Malesia a Sepang, nel week end del 10-12 novembre. Questo perché ama la pista malese e sente di poter essere competitivo. Ducati invece la pensa diversamente; portare lì due moto e un team extra rappresenterebbe essere una spesa notevole. E così gli è stata proposta la tappa di Valencia. Quest’ultima opzione non convince il pilota, essendo un circuito in cui ha sempre faticato molto”.
Insomma, la questione risulta essere più spinosa del normale, è perciò logico pensare che sia tutto tranne che semplice arrivare ad un compromesso. Vedremo allora quali saranno gli sviluppi di un’esperienza che potrebbe comunque giovare ad entrambe le parti.
